Il commercio non è più quello che conoscevamo!
Il "commercio" in genere sta cambiando, anzi è già cambiato ! Comincia così l'intervista...
Questo periodo di LockDown ci ha spinti a ragionare in maniera diversa…
Oramai siamo tutti un pò più abituati a navigare sui nostri cellulari per trovare la soluzione a qualsiasi problema.
Ecco quindi che bisogna adeguare la propria attività al momento storico ed implementare servizi e modalità alternative per raggiungere il nostro cliente.
Nasce quindi la nuova esigenza di avere una forte presenza online per "conversare" efficacemente con il nostro cliente target e "nutrire" la sua voglia latente di approfittare dei servizi/prodotti che gli stiamo offrendo.
La chiave del successo, o della rinascita della nostra attività, è nel commercio digitale.
Inutile far finta di niente, pensare che sia troppo ambizioso, e lasciarlo fare ai soliti altri!
Con gli strumenti giusti e partner competenti, si ottiene il meglio anche per piccole realtà.
Nel nostro articolo parliamo di questo ed altro…
Per maggiori info, richiedici la guida e lasciaci il tuo contatto; Saremo lieti di offrirti una consulenza adeguata alle tue esigenze.
I nostri personalissimi Auguri di Buone Feste a tutti i nostri Clienti, Partner, Collaboratori !
Vi ringraziamo per aver partecipato alla crescita professionale della nostra professionalità ed a quella del nostro Business, e speriamo di aver contribuito un minimo anche alla vostra !
Ci vediamo nel 2021!
Ci stiamo preparando
per affrontare nuovi progetti !
Siete pronti per il business del 2021?
Cosa chiedereste nella vostra letterina a Babbo Natale? Generare copertura e domanda in modo più efficiente?
Se questi sono i vostri desideri, allora avete un’opportunità!
Queste perché chi mantiene un approccio sempre attivo e continua a fare attività di Social Selling e Lead Generation anche durante le festività natalizie ha l’opportunità di estendere la copertura ed attirare maggiore attenzione, proprio mentre magari la vostra concorrenza ha spento i riflettori.
Le settimane intorno al Natale sono la migliore opportunità per massimizzare i propri risultati grazie alla maggiore visibilità e alla migliore attenzione dei vostri potenziali clienti, come confermato dai dati di Linkedin e di altri social.
Insomma, un regalo di Natale che non puoi farti scappare!
Distinguiti rimanendo sempre attivo
Venendo a mancare gli eventi di persona, ormai molte aziende e professionisti hanno intensificato l’uso del digitale, il che significa sempre più proposte per catturare l’attenzione del cliente.
Per cui, nella miriade di proposte è sempre più difficile distinguersi e guadagnarsi l’attenzione del pubblico.
Tendiamo a pensare che i nostri potenziali clienti chiudano il laptop o lo smartphone aziendale il 23 dicembre e lo riaccendano il 6 Gennaio! Troppo impegnati a godersi una meritata pausa per preoccuparsi di controllare i feed dei social media o iniziare a leggere contenuti.
Ma cosa succede veramente?
I dati su coinvolgimento, clic e costo della sponsorizzate raccontano tutta un’altra storia!.
Seppur la frequenza del coinvolgimento complessivo diminuisce, dopotutto bisogna pensare a pranzi, cene ed allo stare in famiglia, questo non significa che le persone non siano coinvolte. Anzi, quando si dedicano a consultare il loro feed, lo fanno con ancora più attenzione!.
Aggiungiamoci il fatto che l'attività sui social è aumentata in modo significativo durante la pandemia, le persone sono abituate a controllare il loro feed e non interromperanno di certo tanto facilmente quest’abitudine, anche sotto l’albero di Natale.
Le conversazioni tra le connessioni su LinkedIn sono aumentate del 55% su base annua all'inizio di quest'anno e la creazione di contenuti è aumentata del 60%. Il pubblico è più coinvolto che mai e probabilmente lo rimarrà anche durante le feste natalizie.
Come possiamo trarre vantaggio da questa situazione?
Siccome molti marketer metteranno in pausa le loro attività durante il periodo natalizio, è più probabile che il tuo annuncio sia visto da più persone del tuo target, che se lo ricordino meglio e che compiano la call-to-action che gli proponi.
Inoltre, la riduzione della concorrenza significa anche che chi continuerà a fare attività durante le festività natalizie si troverà a spendere meno per catturare l’attenzione e generare lead.
Lo scorso Natale, il costo medio per clic (CPC) per le campagne su LinkedIn è sceso del 23%. Il costo per impressione (CPM) è diminuito dello stesso importo mentre il costo per lead (CPL) è diminuito del 18%. Ottime notizie!
Tra il 23 dicembre 2019 e il 6 gennaio 2020, l'engagement complessivo su LinkedIn in Europa è diminuito del 27% rispetto al mese precedente. Tuttavia, le percentuali di clic sono effettivamente aumentate del 30%. Il pubblico, quindi, era più propenso a raccogliere ed agire. In sostanza, la qualità dell'attenzione è significativamente migliorata!
Quindi doppio bonus natalizio per chi continua a fare attività nel periodo festivo, maggiori possibilità di coperture e coinvolgimento e costi più contenuti!
Gioca di anticipo!
La ricerca di LinkedIn ha dimostrato che il 73% dei decision-maker B2B ricerca prodotti/servizi durante la sera e il 51% lo fa anche nei fine settimana. Quindi perché non dovrebbe farlo anche durante le festività?
La pausa dalle call Zoom e dalle riunioni virtuali offre una preziosa opportunità per ricaricarsi, ma anche un momento di riflessione su ciò di cui l’azienda ha bisogno per ripartire il prossimo anno, in maniera più efficiente e con obiettivi di crescita.
Genera lead qualificati oggi e trasformali in conversioni nel 2021
Siamo ormai sempre più consapevoli di quanto la vendita dipenda dal valore di contatti adeguatamente profilati e qualificati.
Inizia a generare lead pertinenti oggi e continua a coltivarli nel 2021, in modo che il tuo reparto commerciale abbia già la strada spianata quando rientrerà dalle ferie!
Questa stagione festiva sarà diversa, lo sappiamo, ma anche più importante che mai. È un'opportunità per ricaricarsi ma anche per fare il punto e per iniziare a guardare avanti.
Vuoi sapere come?
Contattaci e riceverai il tuo prossimo Lead!
I sentimenti che i marketers del B2B non possono ignorare e come trarne beneficio!
Viviamo e lavoriamo in tempi emotivi.
Le emozioni sono presenti nella nostra vita personale come in quella professionale.
Ecco perché i professionisti del marketing B2B non possono permettersi di ignorarle.
Una ricerca di Les Binet e Peter Field per il B2B Institute, evidenzia come le strategie B2B che fanno appello alle emozioni sono in realtà 7 volte più efficaci nel guidare vendite, profitti e ricavi a lungo termine, rispetto alla comunicazione razionale (fonte LinkedIn). In altre parole, il tuo pubblico si ricorderà più facilmente di te se il tuo messaggio gli ha fatto “sentire” un’emozione e se “gli piaci”
L'emozione regola la nostra risposta al marketing. Piuttosto che pensarlo come un insieme di sentimenti confusi, è meglio considerarlo come un meccanismo finemente sintonizzato per aiutare a interpretare il mondo. Più il mondo diventa complesso, maggiore è il ruolo delle emozioni nel plasmare la nostra reazione.
Miti del marketing emozionale B2B
Ma quando parliamo di B2B sembra quasi che questi discorsi siano fuori luogo!
L’emozione è qualcosa di molto soggettivo, trainata da stimoli visivi, sonori e tattili che, il “freddo” mondo razionale del business tra aziende, non può certo generare.
Eppure ogni business è fatto di persone! E quindi il B2B è anche H2H (Human to Human).
Non siete convinti? Allora iniziamo a sfatare 3 miti:
Mito numero 1: l'emozione implica una reazione visibilmente emotiva
L'emozione nel marketing può essere sottile, come la sensazione che un marchio ti capisca.
Mito numero 2: i prodotti B2B non possono generare una risposta emotiva
Questa è una vecchia scusa: la convinzione che, se non vendiamo profumi, moda o altri prodotti cool, le emozioni non vengono coinvolte.
Eppure alcuni studi ci dicono che più del 60% dei venditori dichiara di chiudere l’accordo grazie alla Fiducia generata con il cliente!
Mito numero 3: l'emozione è solo una tattica di comunicazione del Brand Marketing
È vero che le emozioni generate nella comunicazione di marketing (suoni, immagini, parole…) rendono memorabile il tuo brand, ma è altrettanto vero che, se l’obiettivo del B2B è convincere qualcuno a fare qualcosa, l’emozione gioca un ruolo chiave perché trasforma lo stimolo in risposta (dà efficacia alla tua Call To Action).
Le emozioni più importanti nel B2B nel 2020
Ecco le cinque emozioni più importanti che i professionisti del marketing dovrebbero comprendere e con cui interagire, per usare le emozioni in modo positivo:
1-2 Vigilanza e ansia (insieme perché molto correlate) sono stati emotivi estenuanti in cui si può rimanere bloccati. Lo stato di allerta dovuto al “non fidarsi” di quel potenziale business partner, l’ansia di non riuscire ad ottenere i propri obiettivi affidandosi al servizio di quel business partner…. La soluzione è stupire positivamente il tuo pubblico rasserenandolo e, perché no, facendolo anche “sorridere”
HSBC ha creato "The World’s Local Bank", una delle campagne di marketing più longeve ed efficaci della storia. Ha generato l'emozione cruciale della fiducia attraverso divertenti vignette che raccoglievano interessanti differenze culturali (https://youtu.be/9bVCj9Ayxc8).
Tutti nel marketing e nelle vendite B2B sanno che la fiducia è importante, ma ci sono modi molto diversi per guadagnarla, e questo è sicuramente uno dei più efficaci!
3 - Paura
La paura è una delle emozioni più comuni nel B2B. Paura di perdere vendite, paura di fallire, paura di essere superati dalla concorrenza.
I marchi che generano una risposta emotiva positiva alla paura si concentrano sull'aiutare le persone ad affrontarla, come ad esempio generare contributi formativi, informativi e/o tecnici per aiutare le persone a raggiungere i propri obiettivi di Business.
4 - Rivangare il passato: “Si stava meglio prima”
Vecchio adagio nella vita e nel business che genera nostalgia e tristezza per i bei tempi andati (c’erano meno concorrenti, i profitti erano più alti, era più facile gestire i clienti…)
Bisogna fare attenzione a non negare né disprezzare queste emozioni, ma a riconoscerle e proiettarle nel presente (es: seppur in maniera diversa, anche oggi è possibile generare relazioni efficaci con i clienti….”).
5 - L'anticipazione: spesso citata in vari studi di Intelligenza Emotiva
Definita come un “accresciuto senso di consapevolezza”, se combinato con emozioni positive, come la fiducia, genera speranza ed ottimismo, e soprattutto motiva il tuo cliente a far sì che le cose accadano!
La mancanza di emozioni non è più un'opzione
Se pensi di poter comunicare senza emozioni, sappi che, anche in quel caso, stai generando un’emozione nel tuo pubblico!
In quali emozioni vi ritrovate? Ed i vostri clienti?